Quando qualcuno mi chiede “com’è la Mongolia?”, io, purtroppo, non sono in grado di rispondere.
Dopo un mese trascorso in Russia dai caratteri sorprendenti, difatti, vi entravo insieme ai primi freddi ed alle prime nevicate.
Le mie due settimane mongole non furono caratterizzate da vallate, laghi, stellate incredibili, accoglienza nomade e silenzi millenari, bensì da venti gelidi, caos, traffico, smog, noia ed ansia per il Visto Cinese che non fu altro che una grande pena.
La mia Mongolia, così, furono 11 difficili giorni ad Ulaanbaatar – una delle città più terrificanti mai incontrate sulla mia strada – più due di “fuga” nel Parco di Terelj, dove sarei riuscito a gustare un’anteprima di tutto l’immenso splendore della grande Mongolia che, alla fine … avrei soltanto immaginato.
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3 Ottobre, Ulan Ude (Russia) – Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 124 🇷🇺 – 🇲🇳
Neve sui passi.
Controlli alla frontiera Russo – Mongola infiniti, almeno 6 sguardi torvi al mio passaporto.
Un autobus che a 30 km da Ulaanbaatar decide di forare, portando le 12 ore di viaggio a 15.
Degli aguzzini al posto di guidatori di taxi con cui quasi si viene alle mani.
Una sorta di “fuga” in una città buia ed estremamente trafficata, per raggiungere l’ostello.
Insomma, l’entrata in Mongolia non è stata delle più lisce e serene. Fantasiosa, se non altro.
Qualcosa del mio karma dice che è davvero arrivato il momento di darsi una rasata.
![[ 3 Ottobre 2016 ] 30 kms a Ulaanbaatar (Mongolia). 7 pm.](https://i0.wp.com/bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/IMG_20161003_190801.jpg?resize=400%2C301)
4 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 125 🇲🇳
Ecco, una promessa è una promessa.
Comunque tutto ok … li ho già fatti sparire.
Ridevano anche le foglie.
Ora ho di nuovo 15 anni e vado a cercare dei raudi da sparare coi miei amici alle giostre.
![[ 4 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 10 am.](https://i0.wp.com/bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Mongolia-Ulaanbaatar-ostello.jpg?resize=362%2C400)
POMERIGGIO
Giornata pressoché inutile. Transitoria ed inutile.
È festa in Cina, quindi mi è impossibile informarmi a riguardo del visto.
Pare inoltre che non sia per nulla facile ottenerlo, da quaggiù, per uno straniero.
Difficoltà impreviste, all’improvviso, e prime serie incertezze sul mio viaggio.
Stasera, in aggiunta, nevica … in una città che di suo ha già davvero poco da dire.
Una patina di bianco sui miei pensieri solitari e malinconici.
Momenti che formano il carattere, dicono.
E allora così sia!
Gengis Khan, aiutami tu.
![[ 4 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 5 pm.](https://i0.wp.com/bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/IMG_20161004_180207.jpg?resize=400%2C318)
5 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 126 🇲🇳
Ogni essere umano è perfetto, perché ogni essere umano nasce bambino.
Il problema è che, prima o poi, ognuno cresce e, in qualche modo, lo dimentica.
Una vana ricerca della perfezione può anche durare una vita intera.
Perciò non smettere mai di ascoltare il bambino che c’è dentro di te,
perché soltanto lì la puoi trovare … la vera, pura, perfezione.
![[ Sulla Transiberiana ]](https://i0.wp.com/bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/1495634598740.jpg?resize=400%2C321)
POMERIGGIO
Ciao Pà!
Ascolta ieri mi sono dimenticato di dirti una cosa, allora te la scrivo.
Oggi non vado a scuola perché mi hanno sospeso.
Sì cioè, settimana scorsa ho bigiato una volta e la prof di mate si è accorta che la giustificazione era falsa.
Mi ha portato dalla Preside e quella mi ha sospeso! Ma si può??
Comunque volevo dirtelo ma mi sono proprio dimenticato!
Ho lasciato la cartella in soggiorno, tanto oggi non mi serve che vado a fare un giro in Mongolia!
Ah ah dai scherzo ci vediamo stase.
Però per pranzo non ci sono. Mamma dice che ci sono delle uova e del prosciutto cotto in frigor.
Ah, un’altra cosa!
La prof di mate ha corretto le verifiche … mi ha dato 3! È proprio una stronza quella ce l’ha con me!
Ah ah ciao Pà a dopo!

6 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 127 🇲🇳
Che cosa fai quando sei a Ulaanbaatar, l’ambasciata cinese è ancora chiusa per ferie e tu non sai come impegnare il tempo?
Semplice. Prendi la bici, vai verso le montagne e arrivi fino a dove puoi arrivare, poi leghi la bici e inizi a camminare, fino a dove puoi arrivare, poi ti metti gli auricolari nelle orecchie, ascolti musica
e inizi a cantare Audioslave e Ed Sheeran a nastro, guardando in giù, da dove sei venuto.
Poi, dopo un po’, torni indietro.

POMERIGGIO
Ulaanbaatar è ricca di eroi poetici e leggendari, traffico e rumore,
figuri loschi ed indecifrabili, grigio e smog, ombre snelle e sorrisi taglienti.
Sia che tu cammini sia che tu vada in bici, puoi imbatterti in personaggi
di ogni tipo di lignaggio ed estrazione sociale, con ogni tipo di sogni e aspettative.
Come, ad esempio, la Vacca e lo Stimato.

9 Ottobre, Parco di Terelj (Mongolia) | Giorno 128 🇲🇳 (*DUE GIORNI FA*)
Sono sparito per due giorni, e ora vi spiego il motivo.
Dopo 4 notti ad Ulaanbaatar, una città pseudo-moderna con poche attrattive di rilievo ed un caos incontrollato, bloccato qui in attesa che l’ambasciata Cinese riapra (domani, lunedì, dopo una settimana di Festività) e che possa capire se ci sarà modo di ottenere il visto o meno, si è presentato il weekend.
A circa 70 km da Ulaanbaatar c’è un Parco Nazionale, chiamato Terelj, dove chiunque abbia poco tempo e denaro a disposizione (tour di più giorni nella steppa sono off-limits per me, per quanto possano essere assolutamente meravigliosi) ha la possibilità di provare un assaggio di quella che è la vera selvaggia Mongolia: montagne, valli aride, tipiche Ger, famiglie nomadi, falò, pochi comfort, cavalli, cammelli … ed una bellezza mozzafiato (così mi dicevano).
Così ho deciso di andarmene, almeno per 2 giorni, lontano dalla città.
Internet e wifi di sorta ovviamente non esistevano, ma non me ne sono fatto un grande problema.
Sparire, alle volte, ha il suo perché.
In un freddo pomeriggio del 7 ottobre ho preso un autobus locale, che dopo circa 2 ore mi ha lasciato in un villaggio, all’imbocco di una valle ignota, da dove ho iniziato a pedalare – seguendo le indicazioni, tracciate su un figlio di carta, della padrona del mio ostello – verso la famosa Turtle Rock e poi, da lì, verso Nord, alla ricerca di un “Ger Camp” economico e al contempo tipico, noto ai locali come Mungut Tsokhio. 10 km sui pedali. Soltanto. Sì, insomma, nulla di epico.
Ma tra gli sterrati ricolmi di pietre e buche, i -5° incontrati alle 7 di pomeriggio, il buio incombente sopra la natura impervia di un paese a tratti incomprensibile, le nubi basse e la neve a farmi da mantello, ad un tratto mi sono trovato ad auto-stimolarmi con un “Hey, Vieri! Ma che c**** stai facendo! Datti una mossa che quegli ululati in lontananza non so bene da dove e da che cosa provengano!”, speso ad alta voce e che difficilmente avrebbe fatto presagire qualcosa di buono.
Il Parco Nazionale di Terelj mi ha accolto così, nello scenario che ho provato qui a descrivere ed a rappresentare in questa foto.
Suggestioni?
False paure?
L’avrei scoperto l’indomani.

10 Ottobre, Parco di Terelj (Mongolia) | Giorno 129 🇲🇳 – VIDEO (*DUE GIORNI FA*)
Il risveglio in Ger, i -10° … e le montagne della Mongolia.
POMERIGGIO
Due notti ed un giorno intero soltanto nelle lande Mongole, ma un giorno pieno:
– di risvegli tra ghiaccioli e neve
– di pedalate e cadute in paesaggi solitarie
– di cani selvaggi, cavalli tozzi e cammelli pigri
– di basket con dei ragazzini nel mezzo della steppa arida
– di sorrisi e sguardi curiosi dei nomadi
– di rocce secolari dalle forme animalesche
– di gradini e proverbi buddisti
– di ruote da preghiera e svastiche portatrici di energie ataviche
– di noodles al montone e pane bollito
– di falò e sonni gelati in una Ger
– di silenzi religiosi e penniche ultraterrene
– di vallate superbe e di colori indimenticabili
– di serenità totale e di attraversamento dei sogni
L’avevo appena colpito con una palla di neve.
O forse era stato lui … non ricordo.

“Helouuu! Can we go party now?”

10 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 131 🇲🇳
Dopo l’assurda e rocambolesca giornata trascorsa in Ambasciata Cinese …
“Here’s to Cheating, Stealing, Fighting and Drinking.
If you Cheat, may you Cheat death.
If you Steal, may you Steal a woman’s heart.
If you Fight, may you Fight for a brother.
And if you Drink, may you Drink with me.”

14 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 135 🇲🇳 – VIDEO
Dopo la prima settimana di nulla assoluto perché l’ambasciata era chiusa.
Dopo che ho atteso 3 ore a -10° perché l’ambasciata Cinese aprisse.
Dopo aver perduto passaporto e telefono ed averli ritrovati
un’ora più tardi con una faccia ormai diventata verde.
Dopo aver atteso altre 3 ore prima di poter parlare con un’impiegata dell’ambasciata.
Dopo essere stato rimbalzato 3 volte per delle cazzate immani.
Dopo aver atteso altri 4 giorni nell’amarezza più assoluta.
Dopo che sono stanco morto di tutti sti cinema assurdi per entrare
in un nuovo paese senza averlo programmato prima.
Dopo che la barba, almeno, mi è ricresciuta un poco.
Ebbene, ragazzi, dopo tutto questo … si va in Cina!
15 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 136 🇲🇳
Insomma, grazie Mongolia per i giorni preziosi che mi hai regalato e per questo saluto coreografico.
Non è stato facile rimanere in pratica soltanto ad Ulaanbaatar, ma d’altronde il mio mese in Russia è stato troppo piacevolmente intenso per poter arrivare qui nella stagione giusta.
Sono sicuro che prima o poi tornerò a visitare alcuni dei tuoi incredibili scenari selvaggi, e non lo farò da solo.
Ma adesso è giunto il momento di andare avanti, un’altra terra mi sta aspettando.
Adesso arriva la Cina!

STATISTICHE MONGOLIA
KM in BICICLETTA: 90
KM in AUTOBUS: 480
KM in TRENO: 660
NOTTI in OSTELLO: 12
NOTTI in OSPITALITÁ: 0
NOTTI in TRENO: 1
SPESE: 395 €
CURIOSITÀ
MONETA: Tugrik
“BUONGIORNO”: “Sain baina uu”
“GRAZIE”: “Bayarllaa”
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MAPPA DEI LUOGHI
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