Rientrato in Polonia dalla “vacanza” a Sifnos, trovai ad attendermi una piacevole sorpresa: il Visto Russo.
La Russia – forse inaspettatamente – non era più un miraggio, bensì diventava realtà: avevo 9 giorni di tempo per raggiungerne i confini (l’ingresso doveva tassativamente avvenire il giorno 4 Settembre).
Da Varsavia decisi così di tagliare una parte di strada – in autobus – fino a Vilnius (Lituania) e Riga (Lettonia), quindi di continuare in bicicletta lungo le coste del Mar Baltico, dove avrei scoperto languidamente le bellezze delle Repubbliche Baltiche e dove sarei rimasto incantato da due luoghi chiamati Salacgrīva (Lettonia) e Tallinn (Estonia).
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POLONIA e LITUANIA
25 Agosto, Varsavia (Polonia) | Giorno 85 🇵🇱
Di nuovo in Polonia.
Di nuovo a Varsavia, da dove ero partito – lasciando qui la bici – 11 giorni fa.
Domani andrò al Visa Center Russo per scoprire se potrò entrare il paese o no.
Mi domando come mai non ho avuto ancora notizie da parte loro.
Ma domani lo scoprirò.

26 Agosto, Varsavia (Polonia) | Giorno 86 🇵🇱
Diverse testate internazionali erano ansiose di conoscere l’esito … ebbene, Mamma Russia ha detto “DA”.
Il Visto è arrivato!
Ora il gioco si fa divertente 😎.
E saranno cazzi, lo so già.

VIDEO
MESSAGGIO
Perchè sto facendo tutto questo?
Per questo.
(Un messaggio ricevuto da una persona che non ho mai conosciuto, ma che è riuscita a emozionarmi)
27 Agosto, Varsavia (Polonia) | Giorno 87 🇵🇱
Dopo aver ricevuto il nulla osta, ieri, ad entrare in Russia e ad attraversare in treno il paese più grande del mondo, ho iniziato a pensare a come arrivare al confine, da Varsavia (dove sono ora), in tempo per l’appuntamento stabilito per il 4 Settembre.
Non un giorno prima, non un giorno dopo.
Il 4 Settembre, altrimenti … NIET.
Il Piano A – il primo che mi è venuto in mente – è il seguente:
Bus per Vilnius
Bus per Riga
Bici fino a Tallinn
Traghetto per Helsinki
Treno per San Pietroburgo
Ho tempo ancora qualche giorno per riflettere su un ipotetico Piano B.
Il gioco si farà duro, e già adesso sento che i prossimi giorni non saranno facili per nulla.
Ma saranno senz’altro divertenti, ed una sorpresa continua.
Da 24 ore ho fissa in testa una canzone. Continuo a canticchiarla e a fischiettarla
mentre mi perdo in bici nei parchi polacchi.
Se il 4 Settembre riuscirò a mettere piede a San Pietroburgo, imparerò
a ballarla come Michael Douglas in questo video.
28 Agosto, Varsavia (Polonia) | Giorno 88 🇵🇱
Dove lo puoi trovare uno stadio enorme con una spiaggia esattamente davanti?
Italia? Spagna? Grecia? Portogallo? Brasile?
No.
In Polonia.

SERA
Sono su un bus diretto in Lituania 🇱🇹
Sembra che questo paese e che la città chiamata Vilnius esistano davvero!

STATISTICHE POLONIA / LITUANIA
KM in BICICLETTA: 45
KM in AUTOBUS: 580
NOTTI in OSTELLO: 0
NOTTI in OSPITALITÁ: 3
NOTTI in BUS: 1
SPESE: 66 €
CURIOSITÀ
MONETA: Euro
“BUONGIORNO”: “Labas Rytas”
“GRAZIE”: “Dekoju”
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LETTONIA
29 Agosto, Riga (Lettonia) | Giorno 89 🇱🇻
Dovevo rimanere a Vilnius.
Sono finito a Riga.
D’altronde sono sempre stato una ciofeca con le Capitali dei Paesi Baltici.

POMERIGGIO
Dovevo fermarmi a Vilnius, e invece sono finito diretto a Riga.
Non ho dormito molto sugli autobus e nelle tre ore in Lituania, in attesa della connessione notturna. E si vede.
Domani riprendo a pedalare un poco verso Nord, ma nel frattempo oggi mi godo lo spettacolo
di una delle piazze principali della capitale Lettone.
Quella di Pizzighettone a confronto è la Cappella Sistina.

30 Agosto, Riga (Lettonia) | Giorno 90 🇱🇻
Oggi, dopo quasi un mese di inattività itinerante, volevo riprendere ad andare in bici.
Verso nord, per l’esattezza.
Verso l’Estonia.
Al risveglio, tuttavia, un temporale autunnale di quelli ululanti mi ha fatto pensare che forse fosse meglio fermarmi a Riga un giorno di più.
Non ho potuto fare molto, a parte ripararmi dal vento e dalla pioggia
in uno degli innumerevoli negozi di caffè della città e visitare un paio di musei.
In uno in particolare – dal quale sono uscito parecchio scosso – ho riflettuto sul fatto che mi sono tanto dannato per poter provare a raggiungere la Siberia in qualche modo, quando fino a non molto tempo fa diversi Lettoni vedevano quella terra come l’inferno, il luogo in cui molti loro cari sono stati deportati e da cui non hanno mai fatto ritorno.
Sempre ammesso che non si alzassero da quella sedia, dopo essere stati certamente
torturati con mezzi di ogni sorta, con una sentenza di esecuzione immediata.
Spionaggio, denunce tra amici e parenti, sospetti, interrogatori, torture, detenzione in condizioni inumane, sentenze, deportazione e morte cruda. La storia di Riga, neanche troppo lontana, è anche questa.

SERA
Anche Riga, alla fine, è riuscita a sorprendermi.
Non soltanto per queste luci, esplose ieri sera sottraendo spazio a freddo, vento e pioggia.
Ma alcune storie non possono essere raccontate.
Lascio la città con qualche ricordo indelebile in più, ed un foulard colorato in regalo.
E oggi … oggi è tempo di andare avanti.

31 Agosto, Riga (Lettonia) | Giorno 91 🇱🇻
A distanza di oltre un mese dall’ultima “tappona” in bicicletta, oggi finalmente ho ripreso a pedalare.
Almeno per qualche ora, e per un centinaio di chilometri.
Non so se stasera campeggerò sulle rive del Mar Baltico, oppure se cercherò
un alloggio più al caldo in qualche villaggio sulla costa Lettone.
Non me ne preoccupo più di tanto.
Che tanto, per l’occasione, ho già rispolverato la mia tuta da supereroe.

TRAMONTO
I tramonti Greci, ed in particolare quelli di Sifnos, sono senza dubbio imbattibili.
Ciononostante oggi ho potuto scoprire che anche qui in Lettonia, sul Mar Baltico,
a Salacgrīva, sono pazzeschi ugualmente.
Il problema è che qui, dopo il tramonto, la cosa più divertente che puoi fare se stai viaggiando in bicicletta è forarti da solo un pneumatico. Giusto per avere qualcosa da fare, almeno.

STATISTICHE LETTONIA
KM in BICICLETTA: 140
KM in AUTOBUS: 85
NOTTI in CAMPING / OSTELLO: 2
NOTTI in OSPITALITÁ: 1
SPESE: 100 €
CURIOSITÀ
MONETA: Euro
“BUONGIORNO”: “Labrit”
“GRAZIE”: “Paldies”
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ESTONIA
1 Settembre, Salacgrīva (Lettonia) – Tallinn (Estonia)| Giorno 92 🇱🇻 – 🇪🇪
Potrebbe essere peggio.
Potrebbe piovere.
(Pensando ad un personaggio scomparso da pochi giorni, Gene Wilder)

VIDEO
Boschi, mirtilli, funghi, licheni e natura indomabile ovunque, un sole tiepido ed un vento gentile,
scorci sul Mar Baltico e casette da fiaba sospese sui prati, zero automobili, musica e canto.
Questo è cicloviaggiare in Estonia.
2 Settembre, Tallinn (Estonia)| Giorno 93 🇪🇪
Avevo già pedalato 90 km quel giorno. Gli ultimi 30, percorsi seguendo una lingua d’asfalto dritta e interminabile, erano stati di una noia mortale ed io iniziavo a sentirmi stanco.
Muri di pini secolari mi facevano da paggi a destra e sinistra,
oscurando la strada e la vista degli spazi circostanti.
D’improvviso, come spuntato da una filastrocca marinaresca, scorgo un Gabbiano.
Usciva dal bosco, silenziosamente, spiegando le sua ali senza che il mondo si accorgesse di lui
e del battito languido del suo cuore.
Volava nella mia direzione e, per un tratto, abbiamo tenuto la stessa velocità.
Potrei giurare di averlo visto mentre mi gettava uno sguardo incuriosito, ma forse l’ho soltanto sognato.
L’ho osservato mentre si innalzava verso il cielo e spariva dietro le ultime fronde degli alberi, verso Nord.
Uscito dall’incanto, ho subito avvertito un suono. Un urlo lungo, sordo e prolungato.
Uno spiraglio di luce, da lontano, mi faceva segno di avvicinarmi e così ho iniziato a spingere forte sulla bici,
come attratto da forze innaturali.
Quando, verso Ovest, una spiaggia solitaria ha preso il posto degli alberi, l’urlo si è dischiuso dirompente e liberato tutto intorno, conquistando dapprima le mie orecchie e quindi me intero.
Il Mar Baltico, per la prima volta.
Ho lasciato la bici ai bordi della strada e, correndo scalzo verso le onde, ho perduto il respiro per alcuni istanti.
Annientato dai sensi, ho cercato un posto per sedermi, lì al margine della risacca, e mi ci sono voluti minuti
prima di ricominciare a respirare con un ritmo regolare.
Ritornato in me, ho iniziato ad osservare che cosa ci fosse intorno.
Il Gabbiano era lì, e stavolta mi guardava davvero, con un’espressione buffa e stupita allo stesso tempo.
Invece di volare via, zampettava verso di me.
E potete immaginare che sorpresa sia stata per me quando, muovendo il becco, il vecchio Gabbiano mi ha salutato dicendomi: “Bravo, ragazzo. Non ero certo che saresti stato in grado di intercettare i segnali ed avvertire il richiamo. Sei arrivato soltanto un attimo in ritardo … 5 minuti prima e lo avresti visto qui, il Signore, intento a cantare e disegnare. Viene spesso quaggiù, quando non ha voglia di pensare a niente e vuole prendersi tempo per sé stesso.
Però, se vuoi, puoi goderti ugualmente la sua tela, adesso.”

POMERIGGIO
A Tallinn, in Estonia, vicino al porto c’è una prigione abbandonata.
C’è un piccolo bar che serve birre locali e cibo saporito.
Ci sono panchine, sabbia, lettini e vecchi letti arrugginiti.
La gente viene qui per chiacchierare, rilassarsi, bere insieme, ascoltare musica dal vivo,
guardare le navi che passano e aspettare il tramonto sul Mar Baltico.
Ed è molto bello.
Fine della storia.

3 Settembre, Tallinn (Estonia)| Giorno 94 🇪🇪 – VIDEO
🏊 nel Mar Baltico: fatto ✔
TRAMONTO
Serendipità.

STATISTICHE ESTONIA
KM in BICICLETTA: 110
KM in AUTOBUS: 340
NOTTI in OSTELLO: 3
NOTTI in OSPITALITÁ: 0
SPESE: 150 € + giacca 200 €
CURIOSITÀ
MONETA: Euro
“BUONGIORNO”: “Tere Hommikust”
“GRAZIE”: “Aitäh”
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MAPPA DEI LUOGHI
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