Il 22 Luglio, dopo 50 giorni trascorsi tra Balcani e Europa dell’Est, iniziavo la lunga salita verso Nord.
Poco prima di uscire dalla Serbia, comprai un panama; mi ripromisi di attraversare tutta l’Ungheria – da Sud a Nord – solamente in sella alla mia bicicletta, con il panama sempre in testa.
Trascorsi la prima notte in una tenda a Baja, prima di sfidare me stesso in una pedalata da record (180 KM) e di concedermi quattro giorni di riposo nella bella e turistica Budapest.
Il Danubio, poi, mi avrebbe scortato fino alla graziosa cittadina di Esztergom (l’antica Strigonio, per i Romani) e quindi fino al completamento del mio strambo progetto: sul ponte che segna il confine tra Ungheria e Slovacchia – tra le città sorelle di Komarom e Komarno – mi scattai l’ultima fotografia con in testa il panama acquistato in Serbia.
L’Ungheria – un paese estremamente accogliente e per certi versi anche incredibilmente chiuso ed isolato – era stata ufficialmente “completata”. In bicicletta.
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22 Luglio, Sombor (Serbia) – Baja (Ungheria) | Giorno 51 🇷🇸 – 🇭🇺 | VIDEO
Se 10 anni fa qualcuno mi avesse detto che, a 32 anni:
a) sarei diventato astronauta
b) avrei fatto carriera da paleontologo
c) avrei passato il confine Serbo-Ungherese, su una bici pieghevole, con un cappello di paglia in testa, e che mi sarei fermato, sulla strada verso Baja, in un posto che non so nemmeno pronunciare, che avrei trovato per caso un fiume e che mi sarei messo a giocare con dei bambini con cui davvero mi era impossibile comunicare …
Beh, avrei detto a quel tale che era chiaramente matto.
Ma con più probabilità, se avessi dovuto optare per una delle tre, penso che mi sarei messo a studiare le stelle.
O i dinosauri.
23 Luglio, Budapest (Ungheria) | Giorno 52 🇭🇺
Il 16 giugno, dopo la lunga tappa Lubiana – Zagabria, mi ero ripromesso di non fare mai più una cosa del genere.
Invece oggi l’ho fatto di nuovo.
E ancora di più: 180 km.
Gli ironmen coprono la stessa distanza dopo aver nuotato e prima di correre una maratona, ma io non sono un ironman e questo – per me – è stato davvero incredibile.
Sono arrabbiato con me stesso perché forse ho osato troppo, e ho preso rischi stupidi, su strade cariche di traffico, per raggiungere la meta prima del buio.
Sono soddisfatto di me stesso perché sono riuscito a superarmi.
Sono felice con me stesso perché ci ho provato, e ce l’ho fatta.
E questa è la faccia di una persona che ha spinto i suoi limiti – fisici e mentali – ben al di là di quanto potesse immaginare prima, ed è riuscita ad arrivare a Budapest – solo il Signore sa come – esattamente prima che l’ultima luce del giorno se ne andasse.
Ed è anche la faccia di uno che adesso deve andare a cercare su E-bay un paio di chiappe nuove, in ogni caso.
POST: “BAJA – BUDAPEST IN 180 KM. LA VERA STORIA.“

24 Luglio, Budapest (Ungheria) | Giorno 53 🇭🇺
Svegliarsi con la velocità di un macaco stordito.
Fare un brunch vegano con un amico che vive in città.
Cambiare ostello.
Poltrire fino alle 3 in una stanza senza aria.
Uscire a camminare.
Decidere che la parte turistica può aspettare.
Finire nella zona est, in un parco.
Trovare per caso un centro termale che sembra un museo.
Comprare l’entrata, pagandola uno sproposito rispetto agli standard finora tenuti.
Rimanerci 5 ore, facendo tutti i circuiti possibili.
Muovere i piedi nell’acqua a 40 gradi aspettando il buio, e l’orario di chiusura.
Terminare con un 100 misti a bomba.
Farsi cacciare dal bagnino.
Budapest, così, tutta d’un fiato.

25 Luglio, Budapest (Ungheria) | Giorno 54 🇭🇺
Quando entro in una nuova città cerco sempre un modo per nuotarci (se c’è un lago, un mare, un fiume, whatever), oppure per raggiungerne il punto più alto.
Oggi ho optato per la seconda opzione.
E ci sono rimasto un po’.

26 Luglio, Budapest (Ungheria) | Giorno 55
Nuovi amici, grazie ad una bicicletta pieghevole.🇭🇺

27 Luglio, Budapest – Esztergom (Ungheria) | Giorno 56 🇭🇺
Un’avventura Danubiana.

VIDEO
Una Basilica sconosciuta e gigantesca, un bel tramonto, un fiume placido, 2 ragazze che dicono “HELLO”, uccelli cinguettanti ovunque.
Questa è Esztergom.
28 Luglio, Esztergom (Ungheria) – Komarno – Bratislava (Slovacchia) | Giorno 57 🇭🇺 – 🇸🇰
All’ottavo Paese del mio viaggio – l’Ungheria – sono riuscito a completare uno dei miei ridicoli obiettivi: attraversare un intero Stato in sella ad una bicicletta pieghevole, senza utilizzare mezzi di sorta.
Mi ha accolto dopo aver lasciato un piccolo paese nel nord della Serbia, Backi Breg, e mi ha salutato sul ponte Danubiano che separa Komarom (ancora Ungheria) da Komarno (Slovacchia).
4 giorni sui pedali per passare Baja, Budapest ed infine Esztergom.
Lo so, non ho compiuto un’impresa epocale. Non ho attraversato né la Cina né il Canada, però nel mio piccolo mi ritengo soddisfatto.
Anche perché l’ho fatto fischiettando, con un cappello di paglia in testa ed una spiga di grano in bocca.
Köszönöm (grazie) Ungheria.

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STATISTICHE UNGHERIA
KM in BICICLETTA: 350
KM in AUTOBUS: 0
NOTTI in OSTELLO: 6
NOTTI in OSPITALITÁ: 0
SPESE: 197 €
CURIOSITÀ
MONETA: Fiorino
“BUONGIORNO”: “Jó reggelt”
“GRAZIE”: “Köszönöm”
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MAPPA DEI LUOGHI
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