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Category Archives: TRANSIBERIANA

MONGOLIA: Ulaanbaatar, il Parco di Terelj ed il Visto Cinese (3-15 Ottobre)

Giugno 7, 2017 2409 Views

Quando qualcuno mi chiede “com’è la Mongolia?”, io, purtroppo, non sono in grado di rispondere.
Dopo un mese trascorso in Russia dai caratteri sorprendenti, difatti, vi entravo insieme ai primi freddi ed alle prime nevicate.
Le mie due settimane mongole non furono caratterizzate da vallate, laghi, stellate incredibili, accoglienza nomade e silenzi millenari, bensì da venti gelidi, caos, traffico, smog, noia ed ansia per il Visto Cinese che non fu altro che una grande pena.
La mia Mongolia, così, furono 11 difficili giorni ad Ulaanbaatar – una delle città più terrificanti mai incontrate sulla mia strada – più due di “fuga” nel Parco di Terelj, dove sarei riuscito a gustare un’anteprima di tutto l’immenso splendore della grande Mongolia che, alla fine … avrei soltanto immaginato.

_______________________________________________________________________________________________

3 Ottobre, Ulan Ude (Russia) – Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 124 🇷🇺 – 🇲🇳
Neve sui passi.
Controlli alla frontiera Russo – Mongola infiniti, almeno 6 sguardi torvi al mio passaporto.
Un autobus che a 30 km da Ulaanbaatar decide di forare, portando le 12 ore di viaggio a 15.
Degli aguzzini al posto di guidatori di taxi con cui quasi si viene alle mani.
Una sorta di “fuga” in una città buia ed estremamente trafficata, per raggiungere l’ostello.
Insomma, l’entrata in Mongolia non è stata delle più lisce e serene. Fantasiosa, se non altro.
Qualcosa del mio karma dice che è davvero arrivato il momento di darsi una rasata.

[ 3 Ottobre 2016 ] 30 kms a Ulaanbaatar (Mongolia). 7 pm.
[ 3 Ottobre 2016 ] 30 kms a Ulaanbaatar (Mongolia). 7 pm.

4 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 125 🇲🇳
Ecco, una promessa è una promessa.
Comunque tutto ok … li ho già fatti sparire.
Ridevano anche le foglie.
Ora ho di nuovo 15 anni e vado a cercare dei raudi da sparare coi miei amici alle giostre.

[ 4 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 10 am.
[ 4 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 10 am.

POMERIGGIO
Giornata pressoché inutile. Transitoria ed inutile.
È festa in Cina, quindi mi è impossibile informarmi a riguardo del visto.
Pare inoltre che non sia per nulla facile ottenerlo, da quaggiù, per uno straniero.
Difficoltà impreviste, all’improvviso, e prime serie incertezze sul mio viaggio.
Stasera, in aggiunta, nevica … in una città che di suo ha già davvero poco da dire.
Una patina di bianco sui miei pensieri solitari e malinconici.
Momenti che formano il carattere, dicono.
E allora così sia!
Gengis Khan, aiutami tu.

[ 4 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 5 pm.
[ 4 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 5 pm.

5 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 126 🇲🇳
Ogni essere umano è perfetto, perché ogni essere umano nasce bambino.
Il problema è che, prima o poi, ognuno cresce e, in qualche modo, lo dimentica.
Una vana ricerca della perfezione può anche durare una vita intera.
Perciò non smettere mai di ascoltare il bambino che c’è dentro di te,
perché soltanto lì la puoi trovare … la vera, pura, perfezione.

[ Sulla Transiberiana ]
[ Sulla Transiberiana ]

POMERIGGIO
Ciao Pà!
Ascolta ieri mi sono dimenticato di dirti una cosa, allora te la scrivo.
Oggi non vado a scuola perché mi hanno sospeso.
Sì cioè, settimana scorsa ho bigiato una volta e la prof di mate si è accorta che la giustificazione era falsa.
Mi ha portato dalla Preside e quella mi ha sospeso! Ma si può??
Comunque volevo dirtelo ma mi sono proprio dimenticato!
Ho lasciato la cartella in soggiorno, tanto oggi non mi serve che vado a fare un giro in Mongolia!
Ah ah dai scherzo ci vediamo stase.
Però per pranzo non ci sono. Mamma dice che ci sono delle uova e del prosciutto cotto in frigor.
Ah, un’altra cosa!
La prof di mate ha corretto le verifiche … mi ha dato 3! È proprio una stronza quella ce l’ha con me!
Ah ah ciao Pà a dopo!

[ 5 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 3 pm.

6 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 127 🇲🇳
Che cosa fai quando sei a Ulaanbaatar, l’ambasciata cinese è ancora chiusa per ferie e tu non sai come impegnare il tempo?
Semplice. Prendi la bici, vai verso le montagne e arrivi fino a dove puoi arrivare, poi leghi la bici e inizi a camminare, fino a dove puoi arrivare, poi ti metti gli auricolari nelle orecchie, ascolti musica
e inizi a cantare Audioslave e Ed Sheeran a nastro, guardando in giù, da dove sei venuto.
Poi, dopo un po’, torni indietro.

[ 6 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 3,30 pm.

POMERIGGIO
Ulaanbaatar è ricca di eroi poetici e leggendari, traffico e rumore,
figuri loschi ed indecifrabili, grigio e smog, ombre snelle e sorrisi taglienti.
Sia che tu cammini sia che tu vada in bici, puoi imbatterti in personaggi
di ogni tipo di lignaggio ed estrazione sociale, con ogni tipo di sogni e aspettative.
Come, ad esempio, la Vacca e lo Stimato.

[ 6 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 5 pm.

9 Ottobre, Parco di Terelj (Mongolia) | Giorno 128 🇲🇳  (*DUE GIORNI FA*)
Sono sparito per due giorni, e ora vi spiego il motivo.
Dopo 4 notti ad Ulaanbaatar, una città pseudo-moderna con poche attrattive di rilievo ed un caos incontrollato, bloccato qui in attesa che l’ambasciata Cinese riapra (domani, lunedì, dopo una settimana di Festività) e che possa capire se ci sarà modo di ottenere il visto o meno, si è presentato il weekend.

A circa 70 km da Ulaanbaatar c’è un Parco Nazionale, chiamato Terelj, dove chiunque abbia poco tempo e denaro a disposizione (tour di più giorni nella steppa sono off-limits per me, per quanto possano essere assolutamente meravigliosi) ha la possibilità di provare un assaggio di quella che è la vera selvaggia Mongolia: montagne, valli aride, tipiche Ger, famiglie nomadi, falò, pochi comfort, cavalli, cammelli … ed una bellezza mozzafiato (così mi dicevano).
Così ho deciso di andarmene, almeno per 2 giorni, lontano dalla città.
Internet e wifi di sorta ovviamente non esistevano, ma non me ne sono fatto un grande problema.
Sparire, alle volte, ha il suo perché.

In un freddo pomeriggio del 7 ottobre ho preso un autobus locale, che dopo circa 2 ore mi ha lasciato in un villaggio, all’imbocco di una valle ignota, da dove ho iniziato a pedalare – seguendo le indicazioni, tracciate su un figlio di carta, della padrona del mio ostello – verso la famosa Turtle Rock e poi, da lì, verso Nord, alla ricerca di un “Ger Camp” economico e al contempo tipico, noto ai locali come Mungut Tsokhio. 10 km sui pedali. Soltanto. Sì, insomma, nulla di epico.

Ma tra gli sterrati ricolmi di pietre e buche, i -5° incontrati alle 7 di pomeriggio, il buio incombente sopra la natura impervia di un paese a tratti incomprensibile, le nubi basse e la neve a farmi da mantello, ad un tratto mi sono trovato ad auto-stimolarmi con un “Hey, Vieri! Ma che c**** stai facendo! Datti una mossa che quegli ululati in lontananza non so bene da dove e da che cosa provengano!”, speso ad alta voce e che difficilmente avrebbe fatto presagire qualcosa di buono.

Il Parco Nazionale di Terelj mi ha accolto così, nello scenario che ho provato qui a descrivere ed a rappresentare in questa foto.

Suggestioni?
False paure?
L’avrei scoperto l’indomani.

[ 7 Ottobre 2016 ] Parco di Terelj (Mongolia). 7 pm.

10 Ottobre, Parco di Terelj (Mongolia) | Giorno 129 🇲🇳  – VIDEO  (*DUE GIORNI FA*)
Il risveglio in Ger, i -10° … e le montagne della Mongolia.

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Video-Mongolia-Terelj.mp4

 

POMERIGGIO
Due notti ed un giorno intero soltanto nelle lande Mongole, ma un giorno pieno:
– di risvegli tra ghiaccioli e neve
– di pedalate e cadute in paesaggi solitarie
– di cani selvaggi, cavalli tozzi e cammelli pigri
– di basket con dei ragazzini nel mezzo della steppa arida
– di sorrisi e sguardi curiosi dei nomadi
– di rocce secolari dalle forme animalesche
– di gradini e proverbi buddisti
– di ruote da preghiera e svastiche portatrici di energie ataviche
– di noodles al montone e pane bollito
– di falò e sonni gelati in una Ger
– di silenzi religiosi e penniche ultraterrene
– di vallate superbe e di colori indimenticabili
– di serenità totale e di attraversamento dei sogni

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L’avevo appena colpito con una palla di neve.
O forse era stato lui … non ricordo.

[ 8 Ottobre 2016 ] Parco di Terelj (Mongolia). 9 am.

“Helouuu! Can we go party now?”

[ 8 Ottobre 2016 ] Parco di Terelj (Mongolia). 9 am.

10 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 131 🇲🇳
Dopo l’assurda e rocambolesca giornata trascorsa in Ambasciata Cinese …

“Here’s to Cheating, Stealing, Fighting and Drinking.
If you Cheat, may you Cheat death.
If you Steal, may you Steal a woman’s heart.
If you Fight, may you Fight for a brother.
And if you Drink, may you Drink with me.”

[ 10 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). 6 pm.

14 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 135 🇲🇳  – VIDEO
Dopo la prima settimana di nulla assoluto perché l’ambasciata era chiusa.
Dopo che ho atteso 3 ore a -10° perché l’ambasciata Cinese aprisse.
Dopo aver perduto passaporto e telefono ed averli ritrovati
un’ora più tardi con una faccia ormai diventata verde.
Dopo aver atteso altre 3 ore prima di poter parlare con un’impiegata dell’ambasciata.
Dopo essere stato rimbalzato 3 volte per delle cazzate immani.
Dopo aver atteso altri 4 giorni nell’amarezza più assoluta.
Dopo che sono stanco morto di tutti sti cinema assurdi per entrare
in un nuovo paese senza averlo programmato prima.
Dopo che la barba, almeno, mi è ricresciuta un poco.
Ebbene, ragazzi, dopo tutto questo … si va in Cina!

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Video-Mongolia-Visto-Cinese.mp4


15 Ottobre, Ulaanbaatar (Mongolia) | Giorno 136
🇲🇳 
Insomma, grazie Mongolia per i giorni preziosi che mi hai regalato e per questo saluto coreografico.
Non è stato facile rimanere in pratica soltanto ad Ulaanbaatar, ma d’altronde il mio mese in Russia è stato troppo piacevolmente intenso per poter arrivare qui nella stagione giusta.
Sono sicuro che prima o poi tornerò a visitare alcuni dei tuoi incredibili scenari selvaggi, e non lo farò da solo.
Ma adesso è giunto il momento di andare avanti, un’altra terra mi sta aspettando.
Adesso arriva la Cina!

[ 14 Ottobre 2016 ] Ulaanbaatar (Mongolia). Piazza Sukhbaatar. 12 am

STATISTICHE MONGOLIA

KM in BICICLETTA: 90
KM in AUTOBUS: 480
KM in TRENO: 660
NOTTI in OSTELLO: 12
NOTTI in OSPITALITÁ: 0
NOTTI in TRENO: 1
SPESE: 395 €

CURIOSITÀ

MONETA: Tugrik
“BUONGIORNO”: “Sain baina uu”
“GRAZIE”: “Bayarllaa”

_______________________________________________________________________________________________

MAPPA DEI LUOGHI

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RUSSIA (Seconda Parte): Siberia e Lago Bajkal (19 Settembre – 2 Ottobre)

Giugno 5, 2017 2352 Views

Le prime due settimane in Russia avevano già lasciato segni indelebili. Gli incontri di San Pietroburgo e Mosca e poi le ore trascorse in solitudine sulla Transiberiana avevano di colpo trasferito il mio viaggio su di un altro livello. La catarsi era stata improvvisa.
Dopo 50 ore filate di vagoni e binari, toccavo finalmente una terra mitica: la Siberia.
A Novosibirsk, dove avrei ritrovato l’estate e le gioie di stare in famiglia.
A Irkutsk, dove avrei pregustato e poi coccolato per alcuni giorni le visioni fiabesche provenienti dal Lago Bajkal.
A Ulan Ude, dove la pelle avrebbe avvertito i morsi del primo freddo delle steppe Mongole ed avrei proferito i miei ultimi “dobroe utro” e spasibo”, prima di deviare verso Sud. Verso la pancia dell’Asia.

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19 Settembre,  Novosibirsk (Russia) | Giorno 110 🇷🇺
Poi, al giorno numero 110, dopo che hai lasciato Mosca e quei 10 gradi autunnali due giorni prima,
arrivi a Новосибирск.
Significa che sei a Novosibirsk, in Siberia.
Ed è estate.

[ 19 Settembre 2016 ] Novosibirsk (Russia). Stazione Centrale. 3,30 pm (ora di Mosca) / 7,30 pm (ora locale).

20 Settembre,  Novosibirsk (Russia) | Giorno 111 🇷🇺
Ieri, quando ho messo piede per la prima volta in Siberia, mi sentivo una bomba.
“A tuono!”, come direbbe il mio amico Renato.
Poi oggi ho visto l’Ob. Il fiume.
Mi è venuta voglia di pescare e di fumarmi una sigaretta.
Di colpo mi sono sentito stanco, saggio ed ho acquistato 55 anni.
Ora ne ho 87, quasi 88.
E sono questo qui.

[ 20 Settembre 2016 ] Novosibirsk (Russia). Io che pesco sul fiume Ob 5 pm.

21 Settembre,  Novosibirsk (Russia) | Giorno 112 🇷🇺
Un fiume.
Un nome.
Due lettere.
Ob.

[ 21 Settembre 2016 ] Novosibirsk (Russia). Fiume Ob. 3 pm.

POMERIGGIO
Ciao.
Sono in Siberia.
No, non fa freddo.
E sì, ho solo un maglione.
Con cui fra poco, su invito dei miei amici, andrò al Teatro dell’Opera
di Novosibirsk a vedere un balletto, tra l’altro.
Non vedo l’ora.

[ 21 Settembre 2016 ] Novosibirsk (Russia). Fiume Ob. 3 pm.

22 Settembre,  Novosibirsk (Russia) | Giorni 110 / 113 🇷🇺
Novosibirsk, bisogna essere sinceri, a parte un Teatro dell’Opera imponente e pochissimi altri luoghi degni di nota, non ha molto da offrire.
Lo sapevo. Ma non mi importava.

Sono venuto qui, e ci sono rimasto 3 giorni, per far visita a degli amici.
È buffo come attraverso Internet si possano incontrare persone che in men che non si dica riescono ad entrare nella tua vita fin nel profondo, lasciando un solco indelebile.
E Novosibirsk, così, è stata per me il luogo di tante “prime volte”:

La prima volta che ho camminato sul suolo Siberiano;
La prima volta che mi sono trovato nel pieno centro della Russia (è stato misurato, non so bene come, che il punto centrale di questo sterminato paese si trovi proprio
dove è stata edificata la Cappella di San Nicola, a due passi da Piazza Lenina);
La prima volta che ho immerso le mie gambe fino al ginocchio in un fiume dalla storia roboante, l’Ob;
La prima volta che ho assaggiato una pizza all’ananas (buonissima, a detta dei gusti locali …), un tè verde ai fiori di campo ed un vino dolce proveniente dallo Stato (riconosciuto solo dalla Russia) dell’Abkhazia;
La prima volta che sono rimasto ipnotizzato per due ore
dalla placida serenità di alcuni vecchi pescatori silenziosi;
La prima volta che ho pedalato in una città in cui automobili col volante a sinistra circolano assieme a molte altre col volante a destra (queste ultime, le più economiche, arrivano dal Giappone, entrano a Vladivostok ed arrivano quaggiù in treno);
La prima volta che ho assistito ad un Balletto (sui Pirati), trovandomi a tratti ad applaudire estasiato (anche se, a dir la verità, non saprei dire se lo spettacolo sia durato 7 minuti o 14 ore);
La prima volta che sono stato ospitato, per giorni, da una famiglia Russa;
La prima volta che un ragazzo grande e grosso – Nikolai, detto Kolya – mi ha spalancato le porte di casa sua, senza mai avermi visto prima, accogliendomi con una stretta di mano gentile e salutandomi con un abbraccio degno di un fratello, azzerando facilmente le nostre reciproche
difficoltà linguistiche a furia di attenzioni e sorrisi sinceri;
La prima volta che un’amica, Irina, mi ha tenuto compagnia come meglio non avrei potuto immaginare, mostrandomi i luoghi segreti della sua città e le profondità del suo incredibile cuore, conservando a stento le lacrime al momento dell’ “arrivederci” e depositando in me uno scrigno di memorie imperiture;
La prima volta che una bambina russa, una piccola principessa siberiana di nome Viktoria, è stata felice di lasciarmi la sua stanza per 3 giorni (contenta di poter dormire, così, ancora una volta coi suoi genitori), di regalarmi un disegno fatto con foglie secche e di chiedermi di cantarle una canzone per la buonanotte, dopo avermi sentito cantare in auto sulle note di Brian Adams ed aver deciso di innamorarsi della mia voce;
La prima volta che, aiutato da tre birre, ho risposto “OK” al suo desiderio, ho acceso il pc, ho atteso – intimidito – che Viktoria, Irina e Kolya andassero a sdraiarsi sul loro letto e spegnessero la luce, ed ho provato ad intonare per loro una canzone, rabbrividendo al principio e poi, sentendo la passione vibrante di un pubblico tutto per me, come invaso da un fuoco mai percepito prima, lasciandomi andare senza freni – insieme a loro – sui “lai la lai” finali di “The Boxer”, di Simon & Garfunkel.

Novosibirsk, bisogna essere sinceri, non ha molto da offrire. Ma non m’importava.
E per me è stata e sarà sempre, seriamente, indimenticabile.

[ 21 Settembre 2016 ] Novosibirsk (Russia). 9 pm.

23 Settembre,  Treno Novosibirsk – Irkutsk (Russia) | Giorno114 🇷🇺
Altre 30 ore così.
La mia faccia.
La mia posizione.

[ 23 Settembre 2016 ] Da qualche parte, sulla Transiberiana. 3 pm.

24 Settembre,  Lago Bajkal  (Russia) | Giorno 115 🇷🇺 – VIDEO
Bajkal Lake at first sight!

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Video-Russia-Lago-Baikal.mp4

 

SUL LAGO
Ci ho messo un po’ ad arrivarci – 115 giorni, per l’esattezza – ma, infine, ci sono riuscito.
Ad affacciarmi sul Lago Bajkal senza aver dovuto volare.
Oggi, sì, riesco a stento a tenere a freno l’entusiasmo.
O forse sono solo rimasto ibernato stanotte in un’espressione di dubbio gusto.
Lo so, con sta barba sembro un vecchio pappone alla ricerca di margherite, ma mi ero detto che in Russia non me la sarei mai rasata.
E ho ancora 10 giorni per trovare le margherite.

[ 24 Settembre 2016 ] Lago Bajkal (Russia). 3 pm.

SERA
Dove diavolo sono finito?
Sul Lago Bajkal o in un nuovo film su Mad Max?!

[ 24 Settembre 2016 ] Kuzhir, Isola di Olkhon (Russia). 6 pm.

25 Settembre,  Lago Bajkal  (Russia) | Giorno 116 🇷🇺 – VIDEO
Più tardi posterò qualche foto migliore di questo posto. Incredibile, davvero.
Ma ora … ascoltate il VENTO.
Soave, dolce e caldo.

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Video-Russia-Olkhon-Island.mp4

 

POMERIGGIO
Allora, la storia è più o meno questa.
Qualcuno sa che, da quando sono partito, il Lago Baikal era per me uno dei luoghi inderogabili di questo viaggio, una delle tappe sicure.
Il mio libro preferito – “Nelle Foreste Siberiane” di Sylvain Tesson – è ambientato qui e, da che lo lessi, un grande desiderio di visitare queste terre si è impossessato di me. Per questo ero felice quando la Russia mi accordò il visto per entrare, circa un mese fa.

Da Irkutsk, così, ho preso un transfer di 7 ore per l’Isola di Olkhon, ed è da qui che scrivo.
Purtroppo – o per fortuna – un’aria pervasa dal fumo di qualche incendio a centinaia di km di distanza avvolge tutto quanto, permeando l’ambiente ed impedendo la vista delle montagne in lontananza e dei cieli azzurri di cui la Buriazia si può vantare, in condizioni normali.
Ma tant’è, non piove da settimane e questo è quello che il fato ha tenuto in serbo per me.

Non è per forza un male, perché, per via di questa patina di grigio e foschia, ho come la sensazione di essere finito in un altro pianeta.
In un’altra dimensione, come in realtà sembra di essere quando si mette piede su questo bizzarro angolo di mondo, pervasa da credenze sciamaniche e visioni che contano migliaia di anni.

Oggi mi sono spinto fino al Nord dell’isola, e mi sono perduto in scenari degni del miglior racconto gotico o delle fantasie di un giovane – così me lo immagino – Gengis Khan
(leggenda vuole che sua madre nacque proprio qui).
Tra le tante, ho selezionato una dozzina di fotografie.
Spero che vi piacciano e che riescano a trasmettere le sensazioni che ho appena finito di trascrivere.

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CINESI
Ragazze, ragazzi, un avvertimento: viaggiate, viaggiate, viaggiate prima che sia troppo tardi.
Non per la storia del carpe diem, della vita che è adesso e non domani e bla bla bla … ma perché stanno iniziando a farlo, seriamente, anche i Cinesi!
Pensate ai Giapponesi.
Ecco … peggio. E di più.
Molti di più.
Pochi anni ancora e poi … cazzi amari ovunque.
Nì hao.

[ 25 Settembre 2016 ] Isola di Olkhon (Russia). 11 am.

26 Settembre,  Lago Bajkal  (Russia) | Giorno 117 🇷🇺 – VIDEO
Uno sciamano?
No.
Solo uno stupid ex-nuotatore.
Il giorno numero 117 è il giorno in cui ho nuotato nel Lago Bajkal!

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Russia-bagno-nel-Bajkal-1.mp4

 

POMERIGGIO
In quasi 33 anni di vita, raramente mi è capitato di aver la fortuna di porre lo sguardo e di respirare in luoghi così incredibili come questo.

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27 Settembre,  Lago Bajkal – Irkutsk (Russia) | Giorno 118 🇷🇺
Dopo tre giorni di visioni, acqua cristallina, foschie mistiche e gelo duro,
sono tornato alla civilizzazione di Irkutsk.
L’ultimo saluto all’isola di Olkhon non poteva che essere all’alba,
con la promessa di ritornare, un giorno, prima o poi.
Magari d’inverno.
Conscio del fatto che nulla cambierà, così come accade, in questa terra, da oltre 25 milioni di anni.

[ 27 Settembre 2016 ] Isola di Olkhon (Russia). 6 am.

28 Settembre, Irkutsk (Russia) | Giorno 119 🇷🇺
Ne ho incontrate parecchie, da che sono partito.
E da che ho memoria, a dir la verità.
Parlo di quelle persone che alla domanda “Sei pronto?” rispondono, credendo idealmente di riuscire a fugare ogni tipo di dubbio:

“Sempre!”
oppure
“Sono nato pronto!”

Tendo a sorridere – o forse è meglio dire sogghignare – a questo tipo di persone.
Specialmente a quelle che è palese che non lo dicano per essere autoironiche.
Non credo che nemmeno la mia, come risposta, sia perfetta, ma senz’altro è più credibile.
E, almeno, mi si addice di più.

“Sei pronto?”
“Mai. Ma ci proverò lo stesso.”.

[ 25 Settembre 2016 ] Isola di Olkhon (Russia). 6 pm.

29 Settembre, Irkutsk (Russia) | Giorno 120 🇷🇺
Dopo aver smarrito i miei sensi – ed aver sognato, per quasi 4 giorni – nei pressi del Lago Bajkal, due sere fa sono ritornato ad una più conosciuta forma di civilizzazione, in quel di Irkutsk.
Ieri, ad ogni modo, mi sono svegliato col desiderio di non mettere piedi fuori dall’ostello in cui alloggio … ed è esattamente quello che ho fatto.
Lettura, cucina, musica, bucato, scrittura, lunghe conversazioni e poco altro
sono stati il mio variegato passatempo.
Non ho avvertito il bisogno di combinare altro, perché di fatto, questo bisogno, non esisteva nemmeno.
Con tutta sincerità, inoltre, non credevo che Irkutsk – dopo le visioni dell’isola di Olkhon – potesse essere in grado di stupirmi.
Poi invece oggi sono uscito.
E ho scoperto che anche Irkutsk, in fondo, tanto male non è.

[ 29 Settembre 2016 ] Irkutsk (Russia). 5 pm.

TRAMONTO
In Siberia, quando porti la tua ragazza a limonare al fiume, i tuoi amici ti considerano un gallo.
Se poi la porti NEL fiume, completamente vestita, allora ti considerano un semidio.

[ 29 Settembre 2016 ] Irkutsk (Russia). 5 pm.

30 Settembre, Irkutsk (Russia) | Giorno 121 🇷🇺
POST COMPLETO: L’ISOLA DI OLKHON

[ 26 Settembre 2016 ] Isola di Olkhon (Russia). 6,45 pm.

1 Ottobre, Treno Irkutsk – Ulan Ude (Russia) | Giorno 122 🇷🇺
Data: 1 Ottobre.
Orario: 11 del mattino.
Temperatura: -1° C.
Meteo: Neve.
Considerazioni: Molto bene.

[ 1 Ottobre 2016 ] Transiberiana, da qualche parte dopo Irkutsk (Russia). 11 am.

TRANSIBERIANA
La prima tratta, San Pietroburgo – Mosca di 11 ore, fu in notturna e passò via liscia.
La seconda, Mosca – Novosibirsk di 49 ore, fu un’esperienza catartica che non dimenticherò mai.
La terza, Novosibirsk – Irkutsk di 35 ore, fu oltremodo noiosa e non vedevo l’ora che finisse.
La quarta, Irkutsk – Ulan Ude di 8 ore, col lago Bajkal a sinistra e le montagne della Buriazia fresche della prima neve a destra, ho seriamente sperato che durasse per sempre.

[ 1 Ottobre 2016 ] Transiberiana, tratta Irkutsk – Ulan Ude (Russia). 3,30 pm.

2 Ottobre, Ulan Ude (Russia) | Giorno 123 🇷🇺
Dopo 30 giorni, la mia Roulette Russa è arrivata alla fine.
Domani, un altro Paese.
Domani, Mongolia.
Così ho pensato di spendere l’ultimo giorno qui cercando di abituarmi
a quello che sarà presto il mio futuro più prossimo.
Ho preso la mia bicicletta e ho pedalato fino in cima alla collina più alta di Ulan-Ude, verso Lysaya Gora, per respirare un poco di aria Buddista.
La prima di una lunga serie.
Russia, mi mancherai.
Ma questo non è un addio.

[ 2 Ottobre 2016 ] Ulan-Ude (Russia), Lysaya Gora. 2 pm.

FINE CAPITOLO RUSSO
Ero curioso, impaziente, eccitato, a tratti spaventato.
Di che cosa?
Di entrare in Russia, e di trascorrerci un mese, senza piani e nulla di definito.
Arrivato all’ultimo giorno, posso affermare senza dubbio che questo è davvero un grande Paese.
In tutti i sensi.

Un mese in cui ho avuto modo di visitare città e luoghi strepitosi, di lasciarmi vincere da San Pietroburgo, Petergof, Mosca, Novosibirsk, Irkutsk, l’Isola di Olkhon, il Lago Bajkal, Ulan Ude.
Un mese in cui ho avuto la fortuna di conoscere persone incredibili, che ci mettono un poco ad aprirsi ma che poi, quando lo fanno, sono in grado di donare tanto.
Un mese in cui sono rimasto nei treni per giorni interi, in cui non ho dovuto affrontare sfide a sorsi di vodka o pericoli di alcun genere, in cui non ho imparato il cirillico ma non mi sono mai perduto ugualmente, in cui sono sopravvissuto alla pizza all’ananas, al latte raffermo che mi si appiccicava ai baffi
e agli spaghetti al sapore di cassapanca.
Un mese in cui con un “Da” e uno “Spasibo” ho aperto numerose porte, in me soprattutto.
Oggi, mentre mi godo l’ultimo giorno in Russia e mi appresto ad entrare in Mongolia, posso dire con certezza che questo sia soltanto un “Arrivederci”.

E comunque no, non sto guardando verso Est, lì dietro al capoccione di Lenin.
Sto solamente pensando che, dopo 30 giorni in cui – come mi ero ripromesso – non mi sono mai toccato la barba, tanto da sembrare Enrico Il Rosso dell’Armata delle Tenebre, domani è finalmente arrivato il momento di farla sparire.

[ 2 Ottobre 2016 ] Ulan-Ude (Russia). 4 pm.

STATISTICHE RUSSIA

KM in BICICLETTA: 240
KM in AUTOBUS: 1000
KM in TRENO: 6520
NOTTI in OSTELLO: 21
NOTTI in OSPITALITÁ: 3
NOTTI in TRENO: 4
SPESE: 824 €

CURIOSITÀ

MONETA: Rublo
“BUONGIORNO”: “Dobroe Utro”
“GRAZIE”: “Spasibo”

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LETTERA DALLA RUSSIA (Treno Mosca-Novosibirsk, 18 Settembre 2016)

Maggio 31, 2017 1931 Views

“Ciao Mamma,
oggi non è una bella giornata, e ti spiego il perché.

Sono su un treno russo, mezzo scassato, diretto in Siberia, da oltre 24 ore, e mi sto annoiando.
Ho letto, scritto, dormito, letto e scritto ancora, ma mi sto annoiando molto.
In Argentina – forse lo ricordi – ero stato su un autobus per 48 ore filate, ma allora c’era anche Davide con me, e altre persone con cui parlare.
Qui sono solo, e nessuno mi capisce.
La ragazza che “gestisce” la carrozza sorride tanto ed è molto gentile, ma neanche lei conosce una sola parola d’inglese.

Ho altre 25 ore davanti e non so bene come impiegarle.

Potrei essere lì con voi, oggi che torna il Nonno, e invece sono qui, in una città russa chiamata Druzhinino, in attesa che i binari tornino a scorrere sotto di me.
Potrei sedermi al vostro tavolo e gustare i piatti della Zia Franca, e invece ho finito ieri sera il mio pollo arrosto di plastica e oggi mi appresto a nutrirmi di patatine, biscotti, noci e qualche altra libidine imperiale che comprerò dai venditori ambulanti tra un “Da” e un “Niet” che non comprenderò.
Potrei brindare con del buon vino con il Papozzo, lo Zio Vale e Aurora, e invece andrò a botte di tè alla salvia selvatica di Sifnos e di birra rancida chiusa in una bottiglia di plastica presa ieri a Mosca.
Potrei sdraiarmi sul divano di casa a fare una pennica, e invece mi rintanerò sulla mia piccola branda, bardato come un Eschimese per via di uno spiffero che spira proprio dal mio finestrino e che per tutta la notte mi ha alitato sul collo una gelida nenia.
Potrei andare al bar a vedere Inter – Juve, e invece ne guarderò gli aggiornamenti nei rari momenti in cui avrò internet, sperando che Dybala ne faccia 3 e immaginando il tuo disappunto tipo 5 Maggio.
Potrei giocare con Andrea e Giulia, scherzare con Elisa, Cristina e Cristiano, oppure bere una birra coi miei amici, e invece cercherò di schivare i piedi penzolanti dei miei compagni di vagone fino a quando non farà buio e mi verrà sonno.

Alle volte mi alzo e vado a guardare dal finestrino. Ci resto anche un’ora, così, inebetito, tanto per far passare il tempo. Per lo più piove ed è grigio. La Russia è piatta e non osservo altro che boschi. Tanti, tanti, tantissimi boschi.
Talvolta la vista si apre su alcuni villaggi dai tetti colorati e ricoperti di freddo e amarezza, tanto da far fatica a credere che ci sia gente che vi riesca a vivere.

Insomma, sì, oggi non è una bella giornata.

Poi penso a dove sto andando e a perché lo sto facendo, e non so darmi una reale risposta.
So soltanto che devo andare, ancora per un po’.
Tanto per andare? Forse sì, tanto per andare.
E forse perché non saprei che altro fare.
Ho sacrificato tanto dei miei affetti, dei miei risparmi, dei miei progetti, per essere qui, e non voglio fermarmi. Non ancora.

Tutti quei “potrei” per ora rimangono pensieri che tengo stretti in un angolo di cuore, che mi sorreggono, che mi danno forza nei momenti di sconforto e che presto torneranno a essere realtà.
Ma ho ancora molto da scoprire, da conoscere, da condividere e da imparare, quindi scusami se non sono lì con voi, oggi.

Oggi, Mamma, è una bella giornata, e ti spiego il perchè.
Perché essere qui, adesso, in questo momento, mi rende felice.

Grazie per aver pensato di mettermi al mondo, così come sono, 33 anni fa.
E per essere sempre con me, fin da allora.

Vieri”

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RUSSIA (Prima Parte): San Pietroburgo e Mosca (4-17 Settembre | Giorni 95-108)

Maggio 29, 2017 2383 Views

Dopo aver gironzolato per la cara Vecchia Europa per oltre tre mesi, era arrivato il momento di attraversare un confine importante.
Un bus mattutino mi accompagnava ai margini di Tallinn e dell’Estonia, e quindi verso l’inizio di un mondo a me completamente ignoto; un mondo che si sarebbe rivelato estremamente interessante, vario e complicato, ma che mi avrebbe regalato sospiri d’avventura vera.
Dopo averla a lungo agognata, corteggiata e pregustata, eccola lì.
Finalmente, era arrivata: la Russia.

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4 Settembre,  Confine Estonia- Russia | Giorno 95 🇪🇪 – 🇷🇺
Ok.
Dopo 94 giorni di viaggio e 4 controlli passaporto a Narva, al confine con l’Estonia – durante i quali non ho capito una parola, tra l’altro – sono ufficialmente entrato in Russia.
Mi hanno fatto passare.
Ora ho davanti due ore di autobus in cui i miei occhi cercheranno di catturare ogni piccolo particolare del paesaggio e delle lettere in Cirillico, sicuramente continuando a non capirci nulla.
Stasera su BiCicladi posterò una foto da San Pietroburgo e poi ci dormirò anche, e ancora stento a crederci.
Il fresco sta arrivando, così ho pensato fosse il caso di comprare una giacca e di farmi crescere la barba.
La barba non so per quanto.
La giacca solo per sembrare meno gipsy.
Da qui in avanti il viaggio assumerà connotati diversi ed una dimensione tutta nuova.
Ho 30 giorni di visto e soltanto una vaga idea di quello che farò.
Da qui in avanti inizia il disagio.
Quello vero.
Quello che si combatte solo con … l’entusiasmo.

[ 4 Settembre 2016 ] Dopo Narva (Estonia), confine con la Russia. 3 pm.

POMERIGGIO
Ha fatto a lungo la ritrosa, la Russia.
Mi ha fatto penare parecchio, la Russia.
Però mi ha anche accolto con una pennellata.
La Russia.

[ 4 Settembre 2016 ] San Pietroburgo (Russia). Ligovskiy Prospekt. 5 pm.

NOTTE
Prime impressioni in notturna: piccola e brutta.

[ 4 Settembre 2016 ] San Pietroburgo (Russia). Aleksandrovsky Sad e Cattedrale di Sant’Isacco. 10,30 pm.

5 Settembre,  San Pietroburgo (Russia) | Giorno 96 🇷🇺 – VIDEO
Am I in Russia on in Greece? 😨😱

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Video-Russia-San-Pietroburgo-musica-greca.mp4


POMERIGGIO
Dicono che sia bella.
La chiamano la Venezia del Nord.
Credono che abbia una storia interessante e che vi siano palazzi, panorami, donne e cieli mozzafiato.
Davvero, non ne capisco il motivo.
Scherzo, ovviamente.
Sono sopraffatto da quanta Bellezza ci sia in giro da queste parti.
Per questo oggi ho visitato solo una chiesa ed un parco in orario pennica.
E di sicuro una cosa è certa.
Il premio per il miglior “Nome per una Chiesa” va a quella laggiù in fondo al canale in questa foto:
La Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato.

[ 5 Settembre 2016 ] San Pietroburgo (Russia). Nevskiy Prospekt. 2 pm.

6 Settembre,  San Pietroburgo (Russia) | Giorno 97 🇷🇺
L’avevo già provata in altri posti, questa sensazione.
A Buenos Aires, Bangkok, Hong Kong, Tokyo, Pechino, Shanghai …
Quella sensazione di essere un pezzettino minuscolo nel mezzo
di un puzzle da milioni di altre caselle in continuo movimento.
A San Pietroburgo l’ho provata ancora, ed a tratti mi ha spaventato pensare a dove sono
ed a quello che ho davanti.
La seconda città più grande del Paese più grande del mondo.
Oh, sì … sarà divertente continuare.

[ 6 Settembre 2016 ] San Pietroburgo (Russia). Nevskiy Prospekt. 3 pm.

POMERIGGIO
Perché i Russi proprio non hanno idea di come dovrebbe essere un bel parco.

[ 6 Settembre 2016 ] San Pietroburgo (Russia). Zayachij Ostrov. 2 pm.

7 Settembre,  San Pietroburgo (Russia) | Giorno 98 🇷🇺
Dopo la giornata semi estiva di ieri, oggi il tempo mi ha catapultato nell’autunno più verace.
Quel clima merdolino (questo piacerà a mia sorella) che ti fa venir voglia solo
di bere 100 tè e di rimandare all’indomani tutto quanto.
E poi … poi questo.
San Pietroburgo.

[ 7 Settembre 2016 ] San Pietroburgo (Russia). 19,45 pm.

8 Settembre, Petergof (Russia) | Giorno 99 🇷🇺 – VIDEO
Petergof Palace live.
Dovrebbe esserci anche Putin, da qualche parte …

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Video-Russia-Petergof.mp4

 

Petergof (in russo: Петерго́ф), la “Corte di Pietro”, è una reggia incredibile, costruita al principio del diciottesimo secolo sulle rive del Golfo di Finlandia per volere dello Zar Pietro il Grande.
Prima del 1714 qui non c’era nulla. Solo paludi.
Anche San Pietroburgo, che oggi conta più di 5 milioni di abitanti, a quei tempi era soltanto un’idea. Una visione.
Oggi Petergof è un insieme di palazzi, giardini, statue e fontane da far sbarrare gli occhi ovunque si guardi.
Le fontane, oggi come allora, funzionano senza pompe, bensì con una serie di ingegnosi sistemi di dislivelli e giochi di pressione tali da far saltare l’acqua fino a 15 metri d’altezza.
Petergof fa parte del Patrimonio UNESCO ed è una delle Sette meraviglie della Russia.
Petergof, there you go.

[ 8 Settembre 2016 ] Petergof (Russia). 4 pm.

POMERIGGIO
“Se vai a Petergof, dovresti indossare il tuo smoking migliore”, mi hanno detto.
“E se non avessi nemmeno una giacca?”, ho risposto.
E comunque era in russo, quindi non sono riuscito a capire correttamente.

[ 8 Settembre 2016 ] Petergof (Russia). 6,30 pm.

9 Settembre,  San Pietroburgo (Russia) | Giorno 100 🇷🇺
Giunto al giorno numero 100 – sì, ragazzi, cifra tonda! – ed è arrivato il momento di spingersi verso la pancia della Russia.
Stanotte un treno lento e luminoso mi porterà a Mosca, dove pare che domani vi sia anche una grande parata.
Oggi è l’ultimo giorno in cui sono, più o meno, vicino al mare.
Non ho idea di quanto tempo ancora passerà prima che ne veda un altro, e nemmeno
so dire con certezza di quale mare si tratterà.
Ho pensato così che fosse il caso di pedalare fino alla fine di San Pietroburgo, e di porgere
un omaggio alle onde.
Ok, il Golfo di Finlandia non sarà la baia di Kamares a Sifnos.
Ma mi ha regalato ugualmente un saluto degno di nota.

[ 9 Settembre 2016 ] San Pietroburgo (Russia). Isola Krevstovskiy. 5 pm.

POMERIGGIO
Per gli appassionati del genere, volevo dirvi che oggi mi sono imbattuto in … Corto Maltese.

[ 9 Settembre 2016 ] San Pietroburgo (Russia). Isola Krevstovskiy. 5 pm.

10 Settembre,  Mosca (Russia) | Giorno 101 🇷🇺
La carica dei 101 (giorni).
Comunque sì, quella lì dietro è la Piazza Rossa di Mosca.
Ed è commovente vedere come tutta la città si sia vestita di bianco per accogliermi.
Quasi piango dalla felicità.

[ 10 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). Cremlino. 10 am.

Allora, sono a Mosca solo da poche ore e ho già incontrato Masha & Orso.
Orso (detto “piccoletto” dagli amici) ha un entusiasmo più contagioso del mio.
Masha (la piccola Anja), invece, mi ha regalato un disegno speciale.
Oh … la Russia!

[ 10 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). 12 am.

VIDEO
365 giorni disponibile e io quando arrivo a Mosca?
Il giorno della celebrazione del compleanno numero 859 della città.
Poca gente.

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Video-Russia-Mosca.mp4


11 Settembre,  Mosca (Russia) | Giorno 102
🇷🇺
Domenica. Pioggia. Stanchezza dopo ieri. Mi sono svegliato con il desiderio di non fare niente.
Ed è esattamente quello che ho fatto. Niente.
Poi, verso sera, mi è venuta fame.
E voglia di cucinare risotto ai mirtilli e finferli trifolati.
Così almeno, anche oggi, ho fatto qualche cosa.

[ 11 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). Ostello. 7 pm.

12 Settembre,  Mosca (Russia) | Giorno 103 🇷🇺
COME CONTINUARE?

Dunque, per la prima volta da che sono partito, mi trovo di fronte ad un bivio.
Non so bene come continuare.
Che strada prendere, insomma.
Non che abbia mai avuto un programma ben definito fino ad ora, ma di certo sapevo che, qualunque strada avessi preso mentre ero in Europa, in qualche modo avrei sempre potuto modificarla con facilità senza perdermi chissà dove.
Ma da quando sono entrato in Russia, e per la precisione da che mi sono addentrato fino a Mosca, oltre a incontrare diverse difficoltà dovute alle barriere linguistiche, ho anche iniziato a percepire il significato di distanze, strade, vie, percorsi. Perché qui, una volta che scegli dove andare, non è poi così facile “cambiare strada in corso d’opera”.

Quindi perché un bivio?
Chi ha seguito questo viaggio fin dal principio sa che il mio intento è quello di raggiungere il Sud-Est Asiatico usando la Brompton e mezzi di terra.
Ma le possibilità sono diverse, ognuna coi suoi pro e coi suoi contro.
Ve le presento.

OPZIONE A:
Continuare sulla Transiberiana fino a Irkutsk e poi scendere ad Ulan Ude. Da lì entrare in Mongolia, quindi in Cina e tentare di arrivare fino ad Hong Kong coi mezzi per poi pedalare fino al Vietnam.
PRO: continuità di itinerario (che é poi quello che ho in testa da sempre), possibilità di vedere la Mongolia e alcune zone della Cina.
CONTRO: visti soprattutto (quello Mongolo sembrerebbe che possa averlo in pochi giorni qui a Mosca o forse addirittura al confine, ma ci sono procedure di mezzo non proprio semplicissime e poi senz’altro quello Cinese non sarà una pacchia), freddo.

OPZIONE B:
Treno fino a Vladivostok e poi volo per Giappone o Corea (ci sono anche traghetti, ma partono in date non compatibili con lo scadere del mio visto Russo). Da lì verso sud.
PRO: completare la Transiberiana dall’inizio alla fine, scoprire Vladivostok (che ha sempre esercitato un grande fascino su di me) e continuare attraverso paesi molto curiosi.
CONTRO: dovrei prendere un volo (cosa che vorrei evitare di fare), costi.

OPZIONE C:
Una volta visitato il Lago Bajkal, ritornare indietro verso Novosibirsk e da lì salire su un treno per Astana (Kazakistan) e poi entrare in Kyrgyzstan.
PRO: tendenzialmente l’unico è che non servono visti (15 giorni liberi in Kazakistan e 60 in Kyrgyzstan), potrei pertanto viaggiare in maniera molto più leggera e libera da pensieri.
CONTRO: andrei totalmente allo sbaraglio e poi comunque dal Kyrgyzstan come diavolo continuo?

Inutile dire che quest’ultima opzione mi acchiappa molto (del tutto senza senso e potenzialmente avventurosa), anche se per ora la più quotata è ancora la A.
Ma ho ancora tempo per pensarci …
L’unica cosa certa è che entro il 3 Ottobre devo lasciare Mamma Russia.
Il resto sarà tutto da scoprire.
Life’s a little game.

PS: Tra le varie cose, mi ero dimenticato di condividere il fatto che Mosca, l’altro giorno, mi aveva accolto così.

[ 10 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). Ponte Moskvoretskiy. 8 pm.

POMERIGGIO
Dopo la mattinata passata a capire che fare col visto Mongolo, ho pensato fosse arrivato il momento di visitare finalmente il Cremlino.
Però, per prenderla come sempre con calma, ho scelto per primo quello meno noto.
Il fratello più piccolo e pittoresco rispetto al famoso Cremlino della Piazza Rossa: quello di Izmailov.
Eccolo qui.
Mi aspettavo che da un momento all’altro uscisse uno dei Guerrieri della Notte
per inviarmi a “giocare a fare la guerra”, ma niente.
Solo pinnacoli colorati e bancarelle di matrioske. Fair enough.

[ 12 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). Cremlino di Izmailov. 5 pm

13 Settembre,  Mosca (Russia) | Giorno 104 🇷🇺
Ieri c’erano quasi 30 gradi, e la sera era colorata di viola (seriamente, era viola).
Oggi, nel pomeriggio, all’improvviso, è arrivato un venticello malefico che ha cambiato tutto.
Cielo, volti delle persone, fiori, papere … tutto.
L’autunno e il freddo mi sa che sono stati ufficialmente annunciati.
Ed io sto per andare in Siberia con uno spolverino.
Sempre meglio.

[ 13 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). Chistye Prudy. 4 pm.

14 Settembre,  Mosca (Russia) | Giorno 105 🇷🇺
Piano A: CONFERMATO

[ 14 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). Ambasciata della Mongolia. 3 pm.

POMERIGGIO
Questa va detta.
Oggi, per la prima volta in vita mia, mi hanno chiesto un documento che comprovasse la mia data di nascita per poter accedere ad un bicchiere di vino.
Notare che in Russia l’età minima per l’alcool è 18 anni.
Con tutto il bene che posso volermi, non credo proprio di dimostrare meno di 18 anni. Non mi era mai successo, nemmeno quando mi facevo la coda ai capelli e avevo la faccia piena di brufoli.
O forse in Russia i teenagers sono veramente conciati molto male.

[ 14 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). 6 pm.

15 Settembre,  Mosca (Russia) | Giorno 106 🇷🇺
Cambiare paese, cambiare città, scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo, eccitarsi, scoraggiarsi, sentirsi solo, sentirsi invincibile, sudare, respirare, risolvere problemi, sedersi sull’erba di un parco mai visto prima, osservare cieli diversi, ascoltare musiche strane e lingue incomprensibili, conoscere persone, aprirsi ad esse all’istante senza saperne il perché, sentirle parlare la tua stessa energia, innamorarsi delle loro storie, dei loro occhi e dei loro sorrisi, abbracciarle e salutarle, forse per l’ultima volta.
Vederle partire.
Viaggiare … è anche questo.
E per oggi passo e chiudo.

[ 15 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). Stazione Kiyevskiy. 1,10 pm.

16 Settembre,  Mosca (Russia) | Giorno 107 🇷🇺
Mosca mi ha accolto con una grande celebrazione, musica per le strade
ed un regalo speciale (il disegno della piccola Anja).
Mi ha donato colori, caos, sapori, traffico, un visto per la Mongolia, pioggia, poesia, attimi magici
e sentimenti molto forti.
All’ultimo giorno mi ha salutato con dei pancakes caserecci, caviale rosso
ed un quadro da me in qualche modo ispirato.
Grazie a Svetlana Aristova ed al suo “The Storyteller”, il cerchio moscovita oggi si chiude.
Ho perseverato a lungo e con molti sforzi per entrare in Russia, ma ero certo che ne sarebbe valsa la pena.
Ora più che mai.

[ 16 Settembre 2016 ] Mosca (Russia). 5 pm.

17 Settembre,  Mosca (Russia) | Giorno 108 🇷🇺 – VIDEO TRANSIBERIANA

http://bicicladi.com/wp-content/uploads/2017/05/Video-Russia-Transiberiana.mp4

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